Quest’anno come non mai ci sembra utile comunicare all’esterno l’utilità del nostro lavoro in una chiave collettiva, consapevoli che “uno più uno fa tre”. Riprendiamo con quest’ultima espressione le parole di Papa Francesco, quando durante un incontro con cooperatrici e cooperatori di tutta Italia, mise in luce il profondo lavoro generativo delle cooperative, soprattutto quelle come la nostra alla cui base vi è il sociale. Solidarietà, accoglienza e sostegno sono le fondamenta del nostro operato quotidiano.
Proprio in questo anno difficile che ci ha colpito con un’inaspettata emergenza sanitaria, una pandemia che non avremmo potuto immaginare e che ha cambiato radicalmente il nostro modo di relazionarci, ci troviamo a riflettere su quanto sia importante “l’abbraccio” che ogni persona ha il diritto di ricevere.
Da ormai un anno purtroppo si parla di “distanziamento sociale” ma noi non ci siamo mai arresi o fermati perché crediamo che sia giusto mantenere la distanza fisica per tutelarci dal Covid -19 ma siamo fermamente convinti che a livello spirituale e relazionale si debba invece puntare sempre di più alla “vicinanza sociale”.
I nostri operatori si sono rimboccati le maniche vincendo anche la paura atavica di un nemico invisibile e abbiamo garantito i servizi essenziali. L’assistenza domiciliare e l’accoglienza degli immigrati sono sempre stati attivi pur con qualche restrizione e adeguandoci a tutti i protocolli nazionali di gestione del contagio.
La Casa della Misericordia ha subito periodi di necessaria interruzione, supportati però dalla costante presenza degli operatori nelle vite dei nostri utenti. Anche durante il 2020 ogni operatore ha continuato percorsi di formazione con la consapevolezza che la professionalità va costantemente accresciuta.
La fotografia sociale di fronte alla quale ci siamo trovati ci ha visti per la prima volta, nonostante la nostra solidità, costretti a ricorrere ad ammortizzatori sociali, e in questo clima siamo comunque arresi e così a ottobre 2020 investimenti onerosi dopo tante difficoltà adeguamenti normativi programma vaccinale protocolli COVID 19.
Per nessuno il lockdown è stato facile, ma per le famiglie con un disabile è stato davvero difficile, dovendo contare solo sulle proprie forze, passando settimane di reclusione non potendo più contare sul supporto che, in situazione di normalità, veniva loro garantito. Alla luce di tutte queste difficoltà emerse la Cooperativa ha cercato di riorganizzare il proprio assetto rispettando i protocolli di gestione del contagio il più velocemente possibile.
Nel 2020, nonostante l’emergenza sanitaria e nonostante il ricorso a fondi integrativi, non è stato licenziato nessuno per riduzione del carico lavorativo. Le attività lavorative sono state incrementate con progetti e azioni di sostegno per gli utenti delle aree di competenza della Cooperativa, ma anche per cittadini in difficoltà, garantendo ai lavoratori occupazione ed impegno. A fine 2020 sono state assunte tre figure altamente professionali a Casa della Misericordia e ad ottobre 2020 il più grande ed importante risultato è stato quello di raggiungere un accordo con la Usl Umbria 1 per 7 utenti.
Per il prossimo anno il nostro obiettivo è quello di garantire la continuità assistenziale ed evitare chiusure per continuare a sostenere gli utenti e le famiglie.